
"A shaynem dank in pepek!" disse Vladimyr Andrey Rostropovitch poco prima di rotolare al suolo. Rideva, Vladimyr nonostante Lupita lo stesse prendendo a calci. Rideva divertito come tutti i presenti. Lei, disgustata, si strofinava le labbra come fossero state insudiciate da quel bacio imprevisto.
«Cabron! Hijo de puta»
questi i complimenti che la donna sussurrava fuoriosamente. E lui amava le belle donne furiose, le amava perdutamente, senza remora alcuna come si ama a quindici anni, con un abbandono totale.
Trascinato da quella furia avanti e indietro per la miniera d'argento Vladimyr rotolava e rideva, rideva e rotolava. Poi quando ne ebbe abbastanza si mise in piedi e la guardo' arrivare; alzo' una mano e porto' il suo sguardo a incrociare quello di lei.
E qualcosa accadde.
Lupita si fermo' di colpo. E la sua furia scomparve come un temporale d'estate.
Tutti fecero
OOHHHHHHH
E quello fu il momento nel quale scoprirono che Vlad era un ipnotizzatore coi fiocchi e non un semplice ciarlatano.
Vladimyr Andrey Rostropovitch era infatti un adepto della setta Mesmerista. Un accanito fedelissimo, gran dottore della dottrina fondata da Franz Anton Mesmer, esimio esponente delle tecniche viennesi, cultore di scienze nauturali ed esoterismo.
«I fluidi vitali penetrano ogni cosa nell'universo»
Diceva Franz Anton Mesmer.
«il corretto funzionamento dell'organismo è dovuto a una perfetta armonia con le cose dell'universo.»
Ribadiva Franz Anton Mesmer.
«Il magnetsimo animale fluisce, atrimenti tutto si blocca. »
Specificava Franz Anton Mesmer.
Ed elaboro' una scienza esattissima che posizionava secondo determinati circuiti corporei delle calamite per ripristinare il flusso vitale interrotto da malattie e affini.
Poi, come la ricerca è premiata dagli dei, Mesmer trovo' la perfezione nelle sue famose vasche magnetizzate con vetri acque e argento.
In queste vasche si facevano bagni collettivi che permettevano di accedere a stati di coscienza alterata che venivano chiamati «sonnambulismo artificiale».
Viaggio' molto per l'europa, Franz Anton Mesmer, e in Germania connobbe Kilmer T. Rosptropovitch, padre di Vladymir e grande dottore di scienza, che divenne suo adepto.
Vladymir navigava nei flussi esoterici dall'età precocissima di sei anni e mezzo.
E sognava visi e misteri della vita.
I visi gli apparivano in sogno e dicevano. «Chi sono? Cosa dicono le mie forme?»
Influenzati dai discorsi del padre che si estendevano fino a notte fonda. Vlad ebbe modo di penetrare la pratica delle forme. La "fisiognomica", coniata dal grande studioso Johann Franz Lavater nel lontano 1772.
«Le teorie di Lavater sono importantissime figliolo, esse rispondono alla scienza della fisiognomica».
Questo diceva a notte fonda a suo figlio Vladimyr Andrey
“È possibile inferire il carattere dalle sembianze, se si da per assodato che il corpo e l'anima vengono cambiati assieme da influenze naturali”
E questo è Aristotele che anticipava lo stesso Lavater e lo confermava nella sua visione. Capisci figliolo? Aristoletele! Perché questa scienza affonda le sue radici nell’antica grecia.
Physiognomica.
Nel loro migrare di capitale in capitale, di nazione in nazione la costante dei loro discorsi sino al giorno della sua morte fu quella che il padre Kilmer T. Rosptropovitch definiva la scienza dei Franz (alludendo con questo alla costante del nome Franz nelle persone dche avevano elaborato la dottrina del Mersmerismo e quella della Fisiognomica).
Esperto di frenologia e fisiognomica dissertava con il padre sulle forme della natura e sull'intelligenza che detta le forme medesime.
«Di tutte le persone che ho visto ho potuto osservare che 16, 18, 24 ore dopo la morte (dipende dalla malattia) essi hanno avuto una forma piu' bella, meglio armonizzata, proporzionata, definita, omogenea, nobile, piu' esatta di quanto non abbiano avuto durante la vita.»
Qui Lavater anticipava lo spirtualismo che sarebbe esploso in America un secolo piu' tardi. E quello era stato l'ultimo scambio illuminante con suo padre morto vecchissimo.
A quella grande eredità che lo aveva reso ricco, potente, in armonia con i segreti celati della natura.
A questo pensava Vladimyr Andrey nel momento dell'ipnosi: alla "teoria dei Franz".
Quando Lupita, bellissima e immobile, statuaria, viaggiava nel mondo del sonnambulismo artificiale.
«Alza il braccio sinistro. Ora quello destro» disse Vladimyr Andrey Rostropovitch.
«Rendimi le pistole»
E la donna obbediva, docilissima, con I suoi movimenti aggraziati e distanti.
Fu mentre camminava sotto la pioggia che i lampi si fecero piu' insistenti. Donna Aurelia era abituata a seguire le rotte dei suoi pensieri, a perseguire caparbiamente i suoi progetti, anche nella semplice e banalissima quotidianità, ma qualcosa, quel giorno, stava probabilmente cambiando in lei perchè per la prima volta da quando era bambina adesso si sentiva nuda davanti al destino; priva del suo scopo sino ad allora perfettamente perseguito. La perdita del taccuino nero, stranamente, apriva nuove strade all'imprevisto. In altri momenti la malasorte sarebbe stata come un bagno nell'ortica, avrebbe condotto in fiumi di malumore inestinguibili; ma oggi Donna Aurelia aveva una forza nuova, data da quella pioggia battente e da quella idea, del tutto irrazionale, che non tutto fosse perduto.
Nella mente canticchiava Mozart. Il primo movimento del concerto 19 K459 e sorrise addirittura.
Poi, camminando per la piana arrivo' all'altezza di un enorme masso candido. Era sovrapensiero e il fango le avvolgeva le caviglie. Eppure non si sentiva indifesa malgrado a vederla, fradicia e minuta, la si sarebbe detta un essere perduto.
Non se lo spiegava lei neppure perché stava facendo quello che si vide fare, quando si infilo' dietro l'enorme masso bianco, in quello spazio celato che prendeva secondo le leggende, il nome di cunicolo 7.