30 dicembre 2014

martedì 30 dicembre

Il freddo si è fatto sentire. Mi muovo per la casa immersa nel silenzio, Niente musica oggi. Ascolto le idee addensarsi. Ascolto mentalmente i dialoghi di Trash, doppiati da Pasolini in romanesco. Warhol e PPP si sono parlati, nel segreto delle loro stanze interiori. E Lou, questo ragazzo aggressivo dallo sguardo bruciato, ha composto le sue canzoni da tre accordi, amoreggiando con la vita ai margini, con le parole tristi di Hubert Selby jr., e ci ha ferito il cuore. Le nuove frontiere. ha ha ha. Oggi in un talent show, persone come Lou Reed, Bob Dylan, Patti Smith o Leonard Cohen verrebbero sbattuti fuori. Non erano acrobati, loro. Erano veri.

28 dicembre 2014

domenica 28 dicembre. officina giapponese.

Ore 5,25. Accendo la macchina per il caffè, mentre riordino gli appunti di Tokyo. Si insinuano atmosfere fumose, annerite dalla fuligine del tempo. Mi tornano in mente certi nasi disegnati da Kaluta, e sequenze vecchi film espressionisti, ma è in Giappone che sono con il cuore e con i sogni. Le avanguardie moderniste ( Dōmo arigatō Costantino Pes) Vedo Kawabata, la casa delle belle addormentate, e Sada. Lei, che sto disegnando giovane e meno giovane.

27 dicembre 2014

sabato 27 dicembre. officina giapponese.

5,50. Eccomi al tavolo, non è ancora sorta l'alba, preparo un caffè, acolto "Candy" di Iggy Pop, la sua personale versione di un "confidenziale" alla Sinatra, Sfoglio Chemical USA e leggo dell'incontro tra Daniele Brolli e James Purdy, penso a che effetto deve aver fatto, a Daniele, incontrare un nostro comune mito, così strapazzato dalla vita e dal mondo letterario. Poi guardo la mia pagina da finire. Racconta l'entrata in scena del bellimbusto che Abe Sada, in una danza d'amore incandescente, di lì a poche pagine, strangolerà. Abe, Abe, Abe, pare la canzone un pò disperata di Iggy. Inumidisco le pastiglie dei miei acquerelli e parto con le campiture.