7 ottobre 2008

dniepro10


"Il cinema italiano, quello francese o russo somigliano alla vita, il cinema americano non c'entra niente". Così mi dice Andrey, e io mi ritrovo a osservare la cosa da un diverso punto di vista, in un modo che effettivamente non avevo mai considerato prima.
La vita.
Certo quando un popolo operoso come questo si spezza la schiena 12/14 ore al giorno magari credi che abbia bisogno di evadere, eppure forse la tradizione del romanzo russo, ma soprattutto il modo in cui si vivono i sentimenti e i rapporti umani, li porta altrove. Non mi faccio illusioni cambierà anche qui. Ma per ora il vento del consumismo sembra soffiare a giorni alterni in queste coordinate dell'esistere.
Ieri con Galya a vedere un film americano, divertente e fracassone, all'uscita lei commentava: "molto diverso da Michalkov, per esempio".
E questa semplice constatazione mi ha portato a ricordare lo shock che ebbi nel '94 a Parigi nel vedere Natural born killers, che sembrava un film interessante e ricco di grandi temi e poi il giorno dopo Sole ingannatore di Michalkov, che ne polverizzava ogni prospettiva. Lo surclassava per ampiezza di sguardo e sobrietà, complessità e ricchezza; come a dire che sulle cose vere e profonde non si scherza che non serve alzare la voce, fare baccano, per avere qualcosa da dire.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Senti, ma JCVD è uscito li' sul dniepro ?
Se è uscito portaci Andrey, Galya e gli altri, e vedi che ti dicono ;)

igort ha detto...

Solo per avermici portato, a vedere quella porcata, a te e Gipi dovrebbero espellervi dalla Francia. Rimango creditore di una cena, una lettera ufficiale di scuse da entrambi firmata e la restituzione del prezzo del biglietto.

Anonimo ha detto...

Ciao Igort,
scusami, ti chiedo una cosa che non c'entra...
ti piace Salinger, come scrittore?

con sincero affetto, dall' anno 2003
Flavio

igort ha detto...

Caro Flavio, in realtà Salinger c'entra, anche se indirettamente. Ho con me, tra i pochi libri che mi seguono in questo viaggio, "Alzate l'architrave carpentieri e Seymour: introduzione". Piccolo capolavoro che avrò letto non so quante volte. Salinger mi piace, di più è uno delle persone che secondo me hanno fatto grande l'America nel secolo scorso. Il suo è un modo di guardare alle cose molto profondo. Va letto e riletto. Un abbraccio.