6 ottobre 2008
dniepro 9
Al mercato vado a comperare dei capi autunnali, sono in viaggio da questa primavera e ho una valigia praticamente estiva. Qui comincia a fare fresco. Noto delle maglie semplici a righe. Stile marinaio francese. Mi avvicino e vedo l'acquila Armani. Costo 110 grivnas che vuol dire 15 euro circa. Dico a me stesso che è roba falsa di sicuro, Armani non può costare così poco. Inoltre ci sono modelli molto simili, evidentemente fabbricati insieme, che recano marche di Hugo Boss e Gianfranco Ferrè. Mi diverte questa messa in scena così misuro un capo di Armani, e il propietario del banco mi dice, "ci vuole una misura più grande", la prende e voilà la marca è adesso Ferré, io rido e lui, complice mi dice "cosa vuole, è tutta roba che viene dalla Turchia". Al mercato dietro la stazione di Kiev compri i Pielmieni, che sono come i nostri ravioli di carne, e se chiedi una busta di Nylon (pakieta) ti domandano con quale logo la preferisci, C'è la busta Adidas, quella Hugo Boss, quella Dolce & Gabbana. Così nel mercato, nella città, vedi di continuo gente che porta pakieta griffati e magari dentro ci sono cavoli, zucchini o Pielmieni. Uno sberleffo allo status symbol in piena regola.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
4 commenti:
mi piacciono davvero tanto questi tuoi racconti quotidiani.
Molto, molto interessanti.
bella e surreale questa cosa dei pakieta griffati !!!
e son daccordo con AUS, i racconti dei tuoi incontri e delle piccole riflessioni quotidiane sono veramente piacevoli.
Grazie cari. Vi penso da questa parte del mondo, in cui tutto sembra così lontano. Perfino vedere un video di beck alla tv diventa un'esperienza fondamentale, perché vista da qui l'America è davvero lontana. Molto di più di quanto non lo sia la Cina, per dire.
Posta un commento