5 ottobre 2008

dniepro 8


Micha chiama mentre io e Galya passeggiamo in riva al fiume Dniepro. Dice che vuole sapere se mi interessa sparare, al poligono. Sono sorpreso, gli ho chiesto cosa è cambiato per lui da quando non c'è più l'Unione Sovietica, da quando lui non è più militare dell'armata rossa. Strano modo per farmi capire che piega ha preso la vita di tutti i giorni. Galya è più sorpresa di me. Dice che probabilmente Micha era ubriaco quando ha chiamato. In un paese in cui regna il bon ton lui si è messo a dare del tu a tutti. Frattanto qui è musica, sembra tornata primavera, e la gente fa picnic sotto gli alberi, in mezzo al giallo delle foglie cadenti.
Il tempo per un momento pare scorrere al contrario.

1 commento:

vivacomix ha detto...

ciao Igor, sempre affascinanti le tue escursioni fantastiche o reali che siano. Hai fatto delle foto di viaggio bellissime, hanno una luce diversa da quella dell'occidente. bello anche il particolare dei treni decadenti, ma con le tendine e il samovar. io sono stata in Andalusia, a Jere de La Frontera, ho respirato l'aria di Cervantes e ho visto i campi di cotone, le saline, uliveti e vigneti a perdita d'occhio. Ma nella compagnia dei teatranti del Festival c'era anche un risso, Victor Antonov, con delle marionette meravigliose. E' di san Pietroburgo, parla poco, ma le sue marionette sono come le matrioske, accuratissime e molto poetiche.Ha imparato l'arte delle marionette nella tradizione antichissima della sua città, ma si è fatto le ossa con gli spettacoli di strada in Germania, dove ha girato tre mesi l'anno per 5 anni. Il suo spettacolo è incantevole, un circo classico, ma straordinario. La prima marionetta è un pagliaccio che arriva tenendo due bacchette da direttore d'orchestra. Sul naso rivolto all'insù è appoggiato un uccellino. E quando parte la canzone in sottofondo il pagliaccio e l'uccellino cantano a due voci, il pagliaccio alza le palpebre e gira gli occhi guardando il pubblico che applaude incantato, dimenticando i fili della marionetta. Lutke, burattini mi piacerebbe che fosse il titolo del libro che ho in testa...