7 marzo 2006
grazie Fats 3
Napoli, una fiera faticosa in compagnia degli amici con cui stai bene, a chiacchierare a guardare le cose a pensare nuovi progetti.
Ci sono anche i premi poi e gli incontri. Abbiamo vinto io e Gipi: (Fats miglior libro del 2005, Gipi miglior disegno, per "Questa è la stanza"). Ha vinto anche Giacomo Nanni nella categoria "nuove strade".
Siamo poi andati in giro per la città, a notte fonda, per vedere locali, bere una birra, vedere libri. Abbiamo incontrato il mio locale preferito di Napoli, in piazza Bellini, che è un caffé leterario nella sua vera accezione: Intra Moenia; un posto molto bello da visitare ma anche la sede di un editore attento. Un editore che fa libri bellissimi di foto e esplorazione della cultura Napoletana. Lucia, la compagna di Gipi (nella foto è la bellezza bionda che vedete sbracciarsi mentre io disegno) ha comperato un libro su espressioni e modi di dire. Io due volumi fotografici. Visitate la loro libreria, merita davvero.
(Ah, la foto è scattata da Paul Karasik )
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11 commenti:
Ricevo anche le prime reazioni su Baobab 2 che è stato presentato in anteprima alla fiera.
Ecco un primo riscontro.
Francesco dice:
ciao Igor
al momento sono ancora un po' provato dal terribile viaggio di ritorno
in treno, dove però mi sono letto entrambe le puntate di baobab
e ci tenevo a farti i complimenti perchè mi ha proprio travolto.
il fatto è che non me lo aspettavo in quanto dalla prima puntata,
confermo quel mi hai detto ieri, non si capiva bene la
portata del racconto, ma con la seconda tutto diventa pastoso
e profondo; c'è poi la parte dove la sorella viene curata da
wolla walla (credo si chiami così, ma ho già passato il fumetto a mio padre
che non è qui e non posso controllare) che è incredibile, è alchemico .
e il modo in cui celestino al capezzale traduce tutto in fumetto attraverso
sogno e fantasia è così coinvolgente da rendere inevitabile l
immedesimazione.
e poi c'è la freschezza e l'intuito dell'amico!
mentre leggevo percepivo dei passaggi autobiografici e mi chiedevo
se ti rivedi in uno dei due amici o se in entrambi hai messo una
parte di te. all'inizio ho anche pensato che tu stessi raccontando di te e
Carpinteri...
naturalmente non si tratta di una richiesta di esplicazione,
semplicemete ti passo volentieri la mia lettura.
a presto
un abbraccio
Francesco
Non c'entra col topic ma lo dico lo stesso. Oggi ho comperato il libro coconino della Feuchemberger. E' bellissimo, straordinario, ogni disegno è un'esplosione d'invenzione. Ma allora, se il momento è così buono per il fumetto e il disegno, e se commercialmente non equivale a spararsi fra le gambe, non si potrebbe pensare a collaborazioni tra gli scrittori che oggi tentano davvero qualcosa e questi disegnatori?
So che già con Mano si cercava su questa via ma forse si potrebbe riaprire la cosa. Io penso proprio a chi fa a pezzi il linguaggio, penso a cose nuove che spostano il limite (diciamo che ne suppongo la possibilità).
E comunque grazie per la pubblicazione di Quando muore il mio cane mi faccio una giacca, immagino che non sia facile sostenere progetti editoriali di grandissima qualità e sperimentali.
E' vero, ed è un volume bellissimo.
Ragazzi, abbiamo appena cominciato. Non si è ancora visto tutto quello che abbiamo in serbo.
sono contento.mi pare che i premi siano gustificati,ma non vorrei che le varie kermesse sul fumetto,intendo quelle istituzionali, diventassero un sanremo dei "poveri della cultura".Insomma,vorrei che si parlasse di più dei giovani talenti:io ormai sono un anziano e quello che vorrei vedere sono cose nuove e stimolanti,cose che risveglino in me (e in altri) la voglia di misurarsi e di "raccontare"(che credo sia il lavoro più difficile di questo millennio).Comunque a parte tuttto,Bentornato fra noi....
p.s.:
comunque ho finito di rassettare lo studioi e sono pronto a temperare le matite.....un abbraccio
Ciao Igor
Complimenti per i premi.
Piccola segnalazione, fuori dal tema, ma giustificata dall'entusiasmo:
arrivano da noi le ristampe delle tavole domenicali della fantagraphics di Krazy Kat, curate in italiano dalla Free Books:
http://www.free-books.it/it/fumetti/default.asp?id=239
Partono dalla prima 1925/26, avevo già il libro originale ma acquisterò questa versione "italiana". Sono molto, molto curioso di vedere come è stato tradotto il linguaggio strampalato di Herriman, come ti avevo accennato in una mail. Comunque è una grande occasione data al lettore nostrano per avvicinarsi nuovamente al meglio di Krazy.
Massimo
Per Krazy Kat, sono lieto che siano reperibili in italiano le sue edizioni ma si vocifera che siano stampate male. Sigh.
Se è vero è da incazzarsi.
Per Bananos: non mi è chiaro in che modo i festival di fumetto diventerebbero una sorta di festival di sanremo dei poveri. (Personalmente non mi sento ancora parte della tapezzeria. E poi Giacomo Nanni è appunto un"giovine", uno della nuova generazione. Ce ne sono tanti. Per es. ha preso un premio "una lacrima sul viso", edita da "i cani" che sono degli autori che si auto producono). Quindi siamo in pieno spirito di ricerca. Non facciamola più grave di quello che è.
anyway, grazie per l'affetto.
ehhhhh.....si vede che ho perso smalto nello scrivere:un tempo non sarei stato così ermetico da rischiare di non farmi capire. 'beg your pardon.Quel che intendevo significare ,"sanremo dei poveri della cultura",indicava il trattamento mediatico che viene riservato a questi grandi eventi sul fumetto:praticamente nullo.Qualche rivista del settore(escludiamo internet dove le cose vanno un po meglio)qualche giornalista legato sentimentalmente al genere e uno sfioramento "nel moderno focolare".Considerando per un attimo il solo apporto della cultura nel mondo mediatico ad opera dei comics,mi pare alquanto misera l'attenzione dedicata agli stessi.Eppure è un fiorire di case editrici dedicate,cosa che apporta un indotto all'economia non indifferente.Certo si soffre a far andare avanti le cose e far quadrare i conti,ma il sottobosco(passami il termine ti prego)è vitale è ricco,idee in fermento,coraggioso di osare(vedi coconino ma anche altri).Poi vedi Napoli comicon,pieno di gente interessata,autori esteri e italiani fianco a fianco circondati dai lettori sempre affamati di nuove storie e voglia di emozionarsi e ti chiedi perchè questo settore è e rimane di nicchia.Detto questo,pensiero forse ancor più contorto di prima,complice una notte in bianco,lasciami precisare che non intendevo darti della "tapezzeria",anche se questo può essere un retaggio del mio precedente lavoro:c'è qualcuno tra i miei colleghi che ancora mi chiama Dottor Moquette.
Con affetto
Doc.
E' vero, non sempre i grandi media sono attenti ai festival di fumetto, in Italia. E non è cosi' per il cinema, per dire.
Ma le cose sono in movimento e penso che ci si stia rimboccando le maniche per qualcosa di concreto. lo credo davvero. E poi, questioni di mercato a parte, il lavoro buono ha a che fare con la qualità di quello che si ha da dire.
Comunque adesso, sempre più, le major si stanno mobilitando per fare concorrenza a coconino. Cosa che io vedo positivamante: tradotto vuol dire che si apre anche il mercato.
Stiamo a vedere.
Salve Igort,
leggo con vivo interesse il suo blog da parecchio tempo, ma è la prima volta che intervengo.
Mi incuriosisce molto l'ultimo passo del suo ultimo post:
"Comunque adesso, sempre più, le major si stanno mobilitando per fare concorrenza a coconino. Cosa che io vedo positivamante: tradotto vuol dire che si apre anche il mercato."
Posso chiederle di approfondire meglio?
Un saluto,
emo
Caro Emiliano,
sempre più le grandi casi editrici; da Einaudi a Mondadori, recentemente Rizzoli, ma anche Sperling (e so che stanno parlando di questo anche a Feltrinelli) stanno aprendo delle collane nelle quali vengono ospitati romanzi grafici. Si tratta di un mercato specifico da libreria, che non ha molto a che vedere con l'italica visione del fumetto da edicola.
La pubblicazione che sino ad ora è stata episodica lo diventerà sempre meno, dato che il fumetto si vende, che c'è uno spazio di mercato.
Sino ad oggi la problematica reale è che un certo tipo di lettori, i miei amici per esempio, non frequentano la fumetteria e se quindi cercano i romanzi grafici hanno maggiore difficoltà a reperirli.
La Coconino è distribuita da Messaggerie, che è un grande distributore di varia. Ma il punto sono i librai che pensano al fumetto in termini "anni ottanta", se va bene. Quindi non tengono un reparto fornito.
L'entrata sul mercato di collane dedicate "7/24" di Rizzoli è l'ultima in ordine di tempo, cui seguiranno altre iniziative, porteranno i librai di varia a ripensare i loro spazi interni alla libreria. Questo, credo, aiutera una maggiore diffusione del romanzo grafico, una più facile reperibilità.
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