16 giugno 2014
Tokyo 15 giugno 2014
Mi sveglio cullato dolcemente, da una danza che verso le 5 fa oscillare la camera al settimo piano di un palazzo nel quartiere Chiyoda-Ku. E' il mio quinto terremoto a Tokyo. Eppure non riesco a percepirne il pericolo, rimane per me un'esperienza astratta.
Un dolce dondolio. Apro gli occhi. Luce.
Poco prima stavo sognando dei Burakumin, la casta degli intoccabili giapponesi, i cui discendenti sono discriminati ancora oggi. La storia è questa: Il Giappone, al pari dell'India era suddiviso in caste. La più infima era quella dei cosidetti Burakumin (Buraku, vlllaggio, Min abitante: villici in pratica, ma se questo appellativo vi appare dispregiativo pensate che li si chiamava anche 穢多,"lerci" o 非人, "non umani")
La loro colpa era che si occupavano di lavori umili, spesso collegati al sangue, un tabù per lo shintoismo. Potevano essere: boia, becchini, macellai o conciatori di pelle.
Queste caste furono legalmente eliminate nel 1871, ma la discriminazione nei confronti dei Burakumin non cessò, e fu anzi tramandata, anche attraverso un libro pubblicato clandestinamente. Una sorta di lista nera che elencava famiglia per famiglia i discendenti di questi paria.
Il libro circolò morbosamente fino al 1975 e fu venduto per corrispondenza, provocando un grosso scandalo, che prese il nome di Tokushu Buraku Chimei Soukan, dato che grosse ditte come Honda, Nissan e Toyota ne fecero uso per evitare di assumere discendenti di Burakumin tra i loro operai e impiegati. Lo stesso zelo fu praticato da molti privati.
Un'amica giapponese mi dice che non vuole sapere chi dei suoi amici sia discendente dei Burakumin. "cosa cambia? Sono tuoi amici, no?"
"Sì, certo, ma credo che non riuscirei più a guardarli con gli stessi occhi, voi occidentali non potete capire questo".
"Oh sì, invece", le dico. "Il razzismo non ha mica gli occhi a mandorla".
Questo le dicevo in sogno quando la dolce musica di Strauss si unì al lento dondolio del mio palazzo.
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2 commenti:
Ma allora c'è stato un terremoto stanotte!scusa sono capitata per caso sulla tua pagina, e mi piace: semplice e ben scritta. Però se ricordo bene si dice burakumin. Chiedilo davvero alla tua amica, sarei curiosa della risposta!
Scusa, è un refuso, ho corretto. Hai ragione. Grazie.
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