28 gennaio 2010

l'architetto della mente


J. D. Salinger, che con soli 4 libri ha lasciato un segno indelebile nel nostro pensiero, se n'è andato. Saluto la sua anima con affetto

22 gennaio 2010

alla radio


A chi interessa, questo pomeriggio alle 16,30 a Fahrenheit, radio3 rai. Intervista igort e Carlos Sampayo in occasione della nuova edizione di FATS WALLER.
baci e abbracci

16 gennaio 2010

polvere

La pagina di quando sono venuto di recente a Bologna da finire. Sul tavolo, appunti, lettere, colla, forbici, fogli di carta da fotocopia, quella che sto usando per disegnare. Musica a volume sostenuto, sono pagine, di racconti, storie di musicisti o scrittori, e ricordi di quello che ho incontrato in questo viaggiare forsennato, sino a qualche settimana fa. Devo prendere il coraggio a 4 mani, lasciarfluire le cose, i disegni si fanno da soli, basta non ostacolarli. Voglia di rileggere. Mi trattengo, si consumano le cose a forza di rileggere. sto chiudendo il primo volume, mi serve lucidità. Il tempo passa mio malgrado, le pagine si riempiono di segnetti, e mi obbligo, ogni giorno a radermi prima di toccare penna.

15 gennaio 2010

altri frammenti




Seguo il metodo che il grande Alberto Breccia mi rivelò, "disegna fino a tardi anche, ma non inchiostrare alla sera. Ti ritroveresti delle cose sgradite sul foglio".
Così, quando la stanchezza mi lascia libero da certe censure razionali mi lascio andare per comporre e osare. A mattino, quando la mente è vigile riconsidero e inchiostro.
questi disegni sono davvero semplici, servono un racconto che deve parlare da solo, se mi riesce.


Mattina di sabato: i gatti fuggono quando nel mio studio si diffonde la musica di Zappa. Io vado, con penne e segnetti.

12 gennaio 2010

spezzoni della vita di Maria Ivanovna


Sono tavole che ho finito ieri, queste. Manca il colore, prendetele per quello che sono, delle basi. Le pubblico solo per non scomparire ancora una volta, e perché vi interessa vedere cosa combino. Inseguo la semplicità, che viene un pò da sola. Prosit.

10 gennaio 2010

era da tanto


Da tempo non rendevo visibile il risultato delle mie continue sessioni al tavolo da disegno. Il libro russo, frattanto, è diventato un lavoro in due volumi: quaderni ucraini e quaderni russi (che comprenderanno il mio viaggio in Siberia). Molto mi ha insegnato, credo, questo libro. E la dimensione intima del raccontare storie vissute che mi sono stare raccontate a loro volta.
Vi lascio questa immagine solo per dirvi che esisto, che il lavoro esiste, e che procedo regolarmente.
Un abbraccio a tutti quelli che mi hanno seguito e che in tutto questo lungo periodo di silenzio mi hanno scritto in privato sollecitandomi a pubblicare nuove immagini.