28 luglio 2011

waiting for the man


I'm waiting for my man. Twenty-six dollars in my hand.Up to Lexington, 125. Feel sick and dirty, more dead than alive. I'm waiting for my man.

questo cantava Lou, capelli corti, colorito cadaverico, anima divorata dall'eroina. La generazione elettrica, quella della seconda lost generation, della Factory, la corte decadente di sua maestà Andy Warhol.
Oggi cammino per Lexington, che sembra diventata il regno di manicure e pedicure forsennati, dannati dal lusso e della bellezza cosmetica a tutti i costi. il palcoscenico della miseria esistenziale preferisce dimenticare la poesia di Kerouak, di Ginsberg. America I've given you all and now I am nothing. Sembrano inghiottiti dal tempo gli strali di Dylan prima maniera. Il gaslight non illumina più nessuno qui.
E oggi i miti muoiono, al 125 di Lexington c'è una rosticceria indiana, roba a basso prezzo. Hurry Curry! Ti ci riempi la pancia con due dollari, ma l'anima, quella, brucia sempre.

14 commenti:

Roberto La Forgia ha detto...

che tristezza...
e che rabbia.

nerosubianco ha detto...

questa foto è terribilmente bella....

manuele ha detto...

ma scusa con che macchina stai facendo ste foto assurde? sembra che tu abbia trovato un vecchio rullino degli anni 70 e lo abbia sviluppato ;)

igort ha detto...

Ciao Manu, è una macchina difettosa in effetti, ha viaggiato troppo. Il vetro presenta tre macchie nere. E lei fa quel che vuole. Io la accompagno.

CREPASCOLO ha detto...

Quante storie USA & getta:

1) Lexington Kay è il Fotografo della Morte ( con tante scuse ad Andrea G. Pinketts ). Gira per le rosticcerie indiane e ti condisce il curry con un veleno preso di peso da un romanzo della Christie. Mentre rantoli, eterna le tue ultime convulsioni. Le pareti del suo studio sono un coro greco di faccette mai così vive che lo proteggono dall'entropia.
2)Lou Twenty-Six è uno studente fuoricorso che mira alla media del trenta che non raggiungerà mai fino a che non la smetterà di polemizzare con il professore. E diciamocelo: ha torto quando sostiene che Blowin' in the Wind fa di Dylan un ecoterrorista che predichi la deflagrazione di ordigni nei pressi di impianti eolici per smorzare gli entusiasmi degli anti -nuclearisti !
3)Hurry Curry! è il nuovo musical degli Abba. Stufi delle critiche al loro pop allegro e senza pretese, speziano i loro testi e rivestono di metal il loro sound. I Rammstein che cantano Super Trouper. Brr.
4) I Warhol-es sono una rete di gallerie che attraversano il pianeta. Puoi vederne gli ingressi, se snoccioli in ordine cronologico il nome dei mariti di Liz Taylor, dopo il crepuscolo.
I cunicoli sono illuminati dal riverbero delle pareti da cui ti guardano le facciotte di icone del 20mo secolo. In quattro colori. Puoi interrogarli, ma secondo una liturgia che prevede l'ellissi. A Mao non puoi chiedere della Rivoluzione Culturale, ma ti dirà se preferisce Betty Boop o Felix the Cat ( Mio Mao da noi, ndr ). Il Caronte degli holes si chiama Check Keruack, un papero antropomorfo combo di Donald Duck e Nanda Pivano che, alla luce del pomidoro Campbell, ti racconterà per ore di quando Spencer era così brillo da inseguire Ernest brandendo uno shaker e quasi ha travolto Kate che tornava dal tennis club.

L'America è vicina, dall'altra parte della Luna. Sul satellite non so - Capricorn One è inciso per bene nel mio neurone numero uno - ma si possono raggiungere gli States. Difficile è lasciarli del tutto.

igort ha detto...

Crepascolo, avrei bisogno di conferire con lei, si manifesti, prego allo
igort@igort.com

hasta la vista

CREPASCOLO ha detto...

Fatto. Scherzavo su Capricorn One. Non è Citizen Kane, ma devo ammettere che è una di quelle pellicole comode come una vecchia coppia di pantofole di pelo di quelle che una volta si trovavano all'Upìm ( con l'accento come nel Poster di Baglioni ). Credo che i canali mainstream lo mandino in onda - alternato ai Cannoni di Navarone - per garantire la digestione ad un pubblio che ha contemplato il crepuscolo e non vuole ricordare che il giorno dopo deve andare in posta per pagare un F24 prima di entrare in ufficio dove aspetta, in silenzio, uno Ziqqurat di magagne.
Hasta eccetera, Pietro

Anonimo ha detto...

"Non ci stanno piu' le mezze stagioni."

Suvvia :)

igort ha detto...

Non ci stanno dove?

mazingazeta ha detto...

Non ci sono mai stato negli States, qual'è la loro bellezza a parte i paesaggi naturali ?

igort ha detto...

la percezione incredibile di libertà che ti da il fatto che tutto, praticamente tutto,qui, a livello culturale o umano è realizzabile.

Anonimo ha detto...

Intendevo dire che sembra un "era meglio quando c'erano gli spacciatori invece dei centri estetici". :)

igort ha detto...

era molto meglio quando c'erano i pusher e Andy Wharol, Lou Reed e Dylan. Preferisco l'alito della morte a questa melassa anestetica. E' chiaro il concetto babe?

Anonimo ha detto...

lol ^^

Il tempo ha bisogno di tempo per disegnare il packaging del mito. Concediglielo.