22 luglio 2011

storie


si superano i 107 gradi fahrenheit, che sono i nostri 42 gradi. Pare che gli americi non siano usi a queste temperature, perché si muovono impacciati e troppo coperti per le strade surriscaldate in cui i tir modello "Duel" rombano e strombazzano a piacimento. Ogni tanto, per sopravvivere, il semplice pedone, si rifugia in una cella frigorifera o un'altra, che sono poi, i grocery store o le librerie o qualunque altra attività commerciale, dedita, come tutti, alla religione dell'aria condizionata, modello pingino. (meno 18, minimo). E' un boccheggiare biblico che viene accolto come giusta punizione per karma da sbiancare (l'affair Lehman bros? Guantanamo? Quien sabe!?!)
Le storie agghiaccianti di un taxista di origine tajika, che risiede felicemente a N.Y. da 24 anni, storie di bambini rapiti e fatti a pezzi, nella zona ebraica di Brooklyn, ricordano le storie truculente che William Burroughs orecchiava dai commessi viaggiatori. Era un'altra epoca, ma la violenza metropolitana rimane la stessa.

2 commenti:

cooksappe ha detto...

viulenzaaaaa

smoky man ha detto...

saluti notturni calaritani a te che fai l'amerigano! :)

smok!