22 luglio 2011

l'apparizione


Per me Brooklyn è tante cose. Hubert Selby Junior, Woody Allen, Coppola, Freaks, ma soprattutto Coney Island. E dunque Lou Reed e le malinconie che questa spiaggia si porta dietro, da un secolo buono.
L'atmosfera era già irreale e solitaria sotto i circa 40 gradi di questo giovedì americano, quando poi è apparso, a poche miglia dalla riva, questo cargo gigantesco, è parso a tutti (me lo hanno detto, giuro) come l'arrivo del Rex in Amarcord di Federico Fellini.

3 commenti:

CREPASCOLO ha detto...

E' già una storia vagamente coconica versante Gipi/Esterno Notte.
Coppola della capitaneria di porto sale a bordo del cargo, rimuginando sul suo divorzio ( la moglie lo ha lasciato per il nano di un circo come in un racconto di Allen prima maniera con prefa di Eco e traduzioni alla buona ) e scopre l'assenza di equipaggio e di passeggeri. Tavola apparecchiata nella mensa, piatti fumanti e un vecchio 45 giri di Walk on the Wild Side che ripete il dudududu in un loop che pare canzonare quell'arrembaggio legale.
La fronte del vice di Coppola, un ragazzetto smilzo che tutti chiamano Bert perchè detesta il suo nome di battesimo Hubert, si imperla di sudore, ma non per i quaranta gradi che li avvolgono come il pezzo di Reed...

igort ha detto...

fantastico. Ho riso come un pollo, in questo girarrosto newyorkese. la vita vista così sembra una piece di Jarry, musicata da Reed, per l'appunto. (a propos, ho visto The Raven in libreria, unico libro di autore italiano qui, negli States) Mattotti che illustra Lou Reed. Per il resto solo america america e america. Qualche cosa francese, Lucille, appena tradotto e Blain pubblicato a 4 colori sgargianti. Sconsigliato alle retine sensibili.

ottogabos ha detto...

se poi fai un passeggiata a coney island in una gelida mattina di inverno hai un'impressione ancora più bella e straniante. direi quasi metafisica nella sua dilatazione degli spazi nella sua mancanza di gente. consiglio turistico. prosegui tutto il walk e poi entra a brighton beach, la little odessa. un altro mondo. buona New york. vorrei (ri)essere lì anch'io.