2 dicembre 2008

prospekt Nevsky


Anassimene di Mileto, figlio di Euristrato, scriveva:

Come la nostra anima, che è aria, ci tiene insieme, così l’aria e il vento abbracciano tutto il mondo.

Nostalgia di ascoltare Patriots di Battiato. Mi piace questo disco, anche se imperfetto mi ricorda tante cose, Anche l'igor infelice del 1980, con le sue tachicardie e la paura di non farcela.
Avevo la pubblicità di Patriots su cartoncino formato long playing appesa alle pareti di via Saffi. Mi pareva una grafica bellissima. Il gusto della scritta a pennello su sfondo turchese.
Si aprivano finestre estetiche altre.
Ricordo una foto di battiato con il colbacco: il Battiato tropicale che era andato a est.
Con le sue canzoni salgariane (Battiato che parla di San Pietroburgo mischiando scene tipicamente siciliane dei suoi ricordi) mi ha insegnato tanto. Mi ha influenzato tanto. Quasi trent'anni, quella foto aprì un mondo. E una storia vecchia mia: Sinfonia a Bombay, deve molto a questa foto, a queste musiche. Ed è una storia incompiuta, sbagliata, bambina.

Strana cosa ascoltare questo disco qui, ora. Con i suoni che si mischiano alle voci delle scale, che parlano in russo e ucraino.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

mentre apriva finestre estetiche altre avrebbe anche potuto degnarsi di rispondere.

ma non insisto, altrimenti per maleducato, finisce che ci passo io.

saluti

igort ha detto...

Caro Andrea, ma chi sei? Perché mai invece di ascoltare o leggere tra le righe mi prendi per l'oracolo che deve dare risposte? Chi sarei secondo te? Qualcuno che ha compreso?
Io stesso cerco di capire. Sto pensando ad alta voce. E del perché il fumetto sia finito nel ghetto non ho vere risposte o opinioni. So solo che parla a un gruppuscolo di noi. Un gruppuscolo che forse si ostina a non crescere. A pensare al fumetto non come un linguaggio ma come una stanza dei giochi. una stanza in cui coccolarsi appunto.
So solo che parla di miti d'infanzia e forse proprio qui sta il punto. Che l'infanzia, a un dato momento, termina. E bisogna lasciarla andare.
E tu? Tu che ti offendi perché non ti si risponde a comando? Tu cosa pensi del fumetto? Perché le persone che vanno a teatro, per esempio, raramente lo leggono? Lo sappiamo che il fumetto è un linguaggio prevalentemente frequentato da maschi? (72% i prestiti della biblioteca Sala borsa di bologna, e 28% donne) e che sono le lettrici i maggiori acquirenti di letteratura?
Il fumetto sa parlare all'universo femminile? Sa interessare chi non legge solo fumetti?
Sono tante le domande che potremmo porci. Il campo è molto esteso.

edilavorochefai ha detto...

volevo lasciarti un saluto.
mi sa che oggi me lo ascolto anche io quel disco..
:)
ilaria

Anonimo ha detto...

mi scuso per il "tono" della mia domanda che , a rileggerla, appare effettivamente piccata (cosa che in realtà non sono).

forse ha ragione lei, e l'argomento è poco trattabile su un blog.

non volevo farla passare x l'oracolo di Delfi, ma semplicemente chiederle un parere.

la ringrazio per la risposta e per quanto scrive nei vari post che trovo sempre molto interessante.
senza rancore.

Anonimo ha detto...

Andrea, perché non dici la tua sulle cause? Il blog è un territorio comune. Scrivi cosa ne pensi. Igort una serie di cose le ha scritte. A me sembra che il fumetto sia diffiicile da leggere per molte persone. E molti della mia generazione (ho 42 anni) quando hanno messo su famiglia, hanno smesso di leggere fumetti. Ma vanno sempre al cinema, e anche se con fatica, leggono libri, o almeno li comprano.

Angelo ha detto...

Ma ci hai pensato che se Battiato ci ripassasse oggi, sulla prospettiva Nevsky, rischierebbe di incontrarci un altro Igor?

Questi, sono veri dilemmi.

Ciao Igort

ausonia ha detto...

battiato.
ho iniziato ad ascoltarlo da bambino, grazie a un altro bimbo che era mio fratello tommaso. un bambino di 13 anni. quindi io ne avevo 8. e la sua musica mi accompagna da sempre. e ne ho seguito ogni sua evoluzione. e lo conosco bene e posso dirlo. perché a ogni ascolto mi appare diverso e nuovo. come se mi fosse sconoisciuto.
più ascolto i suoi vecchi lavori, più capisco quanto la sua poetica abbia consolidato la mia.

Bufi ha detto...

la mia storia è più o meno quella di ausonia, solo che ad ascoltarlo era mio padre su vinile ed io ero molto piccolo la prima volta che l'ho ascoltato,so solo che non ho più smesso...ovviamente, per l'ennesima volta, sarà la sesta o la settima andrò a vederlo a febbraio a torino. Se volete gli porto i vostri saluti!anche se, vi dirò, non ho mai avuto voglia ne sentito l'esigenza di conoscerlo,e questo, penso riesca solo ai grandi narratori