30 novembre 2008

abitare le stanze


Abitare le stanze del racconto, le proprie. Muoversi a proprio agio. Comprendere regole e dinamiche, il "dove voglio andare". Pulire le idee, ordinarle per poi metterle in fila. Seguire il flusso, assecondandolo nella sua natura. Stare all'ascolto. Esiste una naturalità del narrare, che se ascoltata parla. Evitare sovrapposizioni di un ego ingombrante e fuoriluogo. Non ascoltare le sirene esterne. Seguire esclusivamente la regola di "causa effetto". Non sbrodolare, non strafare. Pensare all'essenziale. Capire dove ho i piedi. Concepire il narrare come nomadismo. Mai stazionare sulla stessa cella per troppo. Poi chiudere le porte, per evitare che gli spifferi di altre suggestioni portino dispersione. Sapere usare il tempo. Dosare. Attendere. Correre quando serve. Sapere passeggiare.

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