16 dicembre 2011

il tavolo


il tavolo del mio studio si riempie di libri degli anni settanta. Io guardo attonito e cerco di capire.

3 commenti:

cristina portolano ha detto...

capire il presente?

Anonimo ha detto...

una degna sepoltura

CREPASCOLO ha detto...

Uomini di Toppi e donne di Crepax: un bel rebus. Come al solito, quando non capisco chiedo a Crepaxcola ( ''mi consiglio con don Raffae’ / mi spiega che penso e bevimm’ò cafè '' Don Raffaè - Fabri De André ). La mia sposa ha lavorato per un radio-privata-di- tutto ( un paio di sedie, dischi a carico dei dj, il mixer infestato da mici sonnolenti ) mentre rantolava la moda degli Spands e dei Duran e aveva la Risposta per me. Come sempre. Gli anni di piombo non imponevano a maschietti e femminucce di scolpire le chiome in arabeschi tridimensionali e complicati. L'ultimo momento prima di una sbronza planetaria a base di gel e con le zucche di lady D e di Geo Michael sormontati dallo stesso delirio tricologico. Nei seventies, Fabio Testi al massimo lasciava crescer i capelli sulle orecchie così che il pubblico non lo confondesse con Sean Connery e la chioma liscia e bionda di Eleonora Giorgi non sembrava pretendere una gran manutenzione.
Un tempo in cui si usciva e ( ci ) si faceva senza menate come diceva il musico ribelle EuGenio Finardi. Poi è arrivato il tempo della plastica e del vento nei capelli di modelle di comportamento che ti spiegavano che bellezza è la testa progettata e realizzata da un hair artist mentre violavano la santità di un consiglio di amministrazione con un tailleur, lo zigomo alto ed un treno di panna castano a nord del ciglio schizzato dai Pander Bros.
Il mondo ragionava di scudi spaziali ed imperi dei mali, ma via Montenapo traboccava di cloni di Mickey Mouse Rourke, il topolino nel formaggio in quel momento con il suo ciuffo simil girella e la scucchia malrasata. Uomini stropicciati a caccia di maliarde la cui giornata di 48 ore prevedeva la ginna ossigenata della ex AhinoiGein ed una eternità ostaggio di bigodini carrozzati Pininfarina propedeusi dello showroom moschinico in cui trovare la Giacca di Mazinga con l'apertura alare del Condor Pasa ( che infatti è passata di moda ).
Oggi sentiamo che non abbiamo + tempo per altro che sognare un mondo in cui avere + tempo mentre siamo chiamati a scrivere un futuro che non sia greco e ripieno di Stande male illuminate dove i Pampers Dry siano difficili da trovare e le sottomarche di caffè abbiano nomi tristi come una canzone di Ivan Graziani. In un vecchio Black Panther anni settantissima, Jack Kirby disegna un terrestre del futuro cronodisperso: ha un corpo filiforme perchè i muscoli non serviranno a telepati ed il testone lustro perchè i peli sono un retaggio di un passato in cui non esistevano tessuti di molecole instabili. Nei gg di Bloodymonti - che pure ha una chioma vagamente becckettiana - vince il Modello Megamind. There's no time for us cantavano i Queen nel 1986. Già sapevano e Freddy ridusse la zazzera... DEDE