1 aprile 2009

il capo dipartimento regionale, Krauklis

5 commenti:

Bufi ha detto...

...

Anonimo ha detto...

Caro Igort, sono un tuo ex-allievo dell'Eloisa. Ti seguo e ti ammiro da anni. Questi ultimi tuoi lavori sono semplicemente stupendi e sconvolgenti... Bellezza e tragedia coesistono e si compenetrano con un armonia rara. Spero che ne verrà fuori un libro.

Complimenti e grazie.
Andrea Lelli

Valeria De Caterini ha detto...

Igort, veramente ti faccio tutti i miei complimenti. Queste immagini hanno una forza enorme. Mi sono venuti i brividi sulle braccia. Complimenti davvero. Valeria

Valeria De Caterini ha detto...

Tra l'altro, e tu sicuramente già lo sai, è quasi solo nelle favole, come quella di hansel e Gretel, con l'orchessa che fa ingrassare hansel per poi mangiarselo, che è stato raccontato il cannibalismo che di fatto nei momenti più bui e neri della storia dell'uomo è avvenuto, da sempre. Cosa quasi impossibile da raccontare per immagini nella sua realtà dato che nelle nostre viscere è tabu. Difficilissimo. Ancora bravo.

igort ha detto...

Va bene. Vi ringrazio , a costo di sembrare stucchevole. Chi fa questo lavoro lo sa, si brancola nel buio. Quando nasce una storia si avverte un formicolio, un bruciore delle trippe, e si va. Si segue l'istinto più che altro. Pubblico le mie cose da quasi trent'anni oramai. E ho capito che ogni storia è una storia a sé, ha le sue regole, i suoi tempi di racconto, addirittura il suo stile grafico. Questa, e Luciano lo sa perché ne abbiamo parlato, è una storia che nasce con un altro stile, ma mi serviva una visione diversa, per raccontare degli estratti tuttora inediti, per quanto ne so, della polizia segreta ai tempi di Stalin. Ho cominciato a scarabocchiare e imbucare in diretta, anche solo per vedere l'effetto che faceva, a distanza, sullo schermo del blog e non nelle mie carte spiegazzate. E poi voi mi avete fatto da specchio, incoraggiato. (siete stati anche troppo generosi). Sto procedendo a illustrare questi verbali. Il libro (sì, sarà, spero, un libro) non dovrebbe avere sempre questo passo. Questo stile. Si tratta di un intermezzo appunto.
Sto correndo, lavorando quasi in assenza di me. Sento le vostre voci, di fianco che mi dicono, vai, va bene. E mi dico: " vai, va bene".