24 maggio 2008
norwave
Un silenzio irreale, sabato, giorno nuvoloso e dimenticato. Oslo ancora assopita, chiusa nel caldo delle case riscaldate. Sono le 10 e ho finito il mio lavoro, rimane un ultimo incontro, a parlare della coconino, a vedere autori della new wave scandinava, a dire grazie e alla prossima.
Sono stanco, le notti bianche del nord forse non fanno per me, che non sono abituato a vedere tramonti a mezzanotte e albe alle 4 del mattino. Poi ho idee e voglia di ritrovare la concentrazione. Stavo per scrivere i miei silenzi ma quelli sono con me, la stanza è immersa nel silenzio, sono io in transito, che attendo di avere il mio posto per respirare in pace, gli occhi rivolti al mio tavolo da disegno antico, comprato che avevo 14 anni.
Ho fatto una cosa che chiamano "lecture", una specie di piccolo discorso con immagini nel quale racconto cosa vuol dire Baobab per me, a che punto sono, cosa vorrei realizzare facendo questa storia e chi sono i personaggi. E' sempre una cosa vivificante, se trovi la forza di farlo. Ci ho messo giorni a raccogliere i materiali sparsi, e mi sono accorto di una cosa che non avevo realizzato, sto lavorando a questa storia da quasi cinque anni.
Oslo.
Ho visto diversi lavori, di questa gente ricca e riservata, di poche parole e grandi timidezze.
Parto con possibili collaborazioni, messaggi nella bottiglia che prima o poi arriveranno.
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5 commenti:
buone cose e un abbraccio
da roberto
Ben tornato.... : )
Grazie a entrambi. Sono giorni duri per me.
un saluto fumoso. Fa piacere rileggerti su queste pagine.
smok!
buon ritorno,
il tuo tavolo da disegno ti aspetta..
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