7 ottobre 2007

un anno



Un anno fa moriva assassinata la giornalista russa Anna Politkovskaya. Questa cosa, malgrado il tempo passi, non cessa di farmi star male.

8 commenti:

Niccolò Storai ha detto...

E' un qualcosa che riesce sempre a farmi girare i cosidetti.
Possibile che i veri colpevoli non verranno mai puniti?
Un fatto così grave e nessuno che ne parla, i direttori dei telegiornali dovrebbero pensare seriamente a lobotomizzarsi

igort ha detto...

Fa comodo a qualcuno che i veri colpevoli non vengano neppure incriminati.
Viviamo in una babele di informazioni che costituiscono una vera e propria giungla nella quale non sempre è facile districarsi. Non è vero che non se ne parli. Se ne parla ma in maniera non sempre approfondita. Hanno incriminato dei ceceni da poco per questo omicidio. Ma a tutti è parso un banale depistaggio.

Niccolò Storai ha detto...

Viviamo in un epoca dove i governi hanno messo in trappola i popoli che cercano di comandare con l' aiuto ruffiano e viscido di televisione e stampa.
E' una situazione sempre più visibile e quello che spaventa di più è che la maggior parte delle persone non se ne cura.
Persone come Anna Politkovskaya sono da ammirare per il coraggio ela coerenza che hanno tenuto per tutta la loro vita.
Per favore, impariamo ad incazzarci ogni tanto per nefandezze del genere, facciamo qualcosa invece di lasciarci prendere in giro.

igort ha detto...

Alla manifestazione in ricordo di questa grande donna non c'erano troppe persone. Ci si domanda retoricamente se il governo non abbia minacciato i partecipanti. Non lo ha fatto probabilmente. Ma da quando Putin è al potere sono scomparsi in Russia 300 giornalisti scomodi. Mi domando io se questo non sia da prendere come una minaccia.

andrea barbieri ha detto...

Il governo o chi per lui ha fissato un limite massimo di partecipanti alla manifestazione per la P., in più ha riempito il luogo di poliziotti per scoraggiare uteriormente la partecipazione. Alla fine c'erano 500 persone circa (così ho sentito a radio3).
Nello stesso giorno era prevista una manifestazione in onore di Putin per festeggiare il suo compleanno. Non è stato fissato alcun limite di partecipanti, sono arrivate circa 10.000 persone. Credo si riunissero sotto l'insegna della 'Gioventù putiniana'.
Quindi ci sono due motivi per sentire un profondo malessere: la infame censura governativa sulla P., e il fatto che a onorare Putin al posto della giornalista, sono dei giovani.

Bufi ha detto...

...non è mai cambiato niente ..da sempre,la gente come lei continuerà a credere in quello che fa così come faranno quelli che l'hanno uccisa,purtroppo non credo esista un mondo migliore ma non è morte morire per i propri ideali,un pò,in fondo,è come averli raggiunti.
mi unisco al ricordo di tutti quelli come LEI

VESDAN QUANTIC ha detto...

Michail Aleksandrovič Bakunin, anarchico, nel 1851 viene imprigionato nella fortezza Pietro e Paolo di San Pietroburgo. Nel suo libro "Confessione" scrive: In Russia, tutte le malattie penetrano all'interno e intaccano la stessa costituzione dell'organismo sociale. Il motore essenziale in Russia è la paura, e la paura distrugge ogni vita, ogni intelligenza, ogni nobile moto dello spirito. È duro e doloroso vivere in Russia per chiunque ami la libertà.

Anonimo ha detto...

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