12 maggio 2007

Cosa ho fatto sotto il Vesuvio




In questi ultimi giorni ho lavorato a un nuovo progetto che mi sta a cuore da alcuni anni, il nuovo disco. L'abbiamo finalmente terminato. Io, Sarah, Mario e il produttore visionario Rosario Castagnola, con i quali suono da anni.

All'indirizzo

http://www.myspace.com/igortlocicero

potete ascoltare tre brani di questo album.
Sono contento del tono del disco, che è caldo e sereno ( merito delle scelte produttive e del tipo di missaggio che l'ottimo Rosario ha applicato al sound).

Sono storie di italo americani o omaggi alla cultura che è stata importante negli anni della mia formazione (Lou Reed, Weegee, Carver, Patty Smith, Kerouak, Diane Arbus, Warhol ma anche Ramones ecc).
Insomma se ci fate un salto e mi scrivete due righe mi fate un piacere.

Adesso scrivo delle storielle e faccio disegni collegati a quello che ho scritto nei testi delle canzoni.
Intanto vi mostro la copertina.

Stay Tuned.

19 commenti:

Anonimo ha detto...

Non sapevo che suonassi. La musica è bellissima. Quando esce il disco? Dove lo si trova?

Anonimo ha detto...

vado,ascolto e torno...

DIFFORME ha detto...

ciao igort
a proposito di musica sul mio blog ho postato una tua foto "canterina" in coppia col buon sfar...

Anonimo ha detto...

Mi piace moltissimo Carver. Di cosa parla? E' riferita allo scrittore?

Ciao
chiaroscuro

igort ha detto...

La "performance" con Sfar? Una cosa divertente ma che non aveva molto a che fare con la musica.

Carver. Si' è una canzone che usa frasi si tutti i giorni, come quelle dei titoli meravigliosi di Raymond Carver.
Per cui la canzone è a lui idealmente dedicata.
Il disco intero ha una base narrativa, mi rendo conto che questo, sarà la mia formazione personale di narratore, si concretizza che lo voglia o no. Da anni, d'altra parte sono convinto che si possa raccontare con i mezzi più diversi.

DIFFORME ha detto...

e infatti te la ridi di gusto...:)

nerosubianco ha detto...

Sapevo che avevi un gruppo ma non avevo mai ascoltato pezzi tuoi. Molto belli, agiatamente coerenti al tuo mondo grafico.
Grande Igort! ; )

smoky man ha detto...

tra Bowie dei tempi che furono e... non so... uno sbilenco Waits meno roco? ;)

baci fumosi, caro

candu benisi a kasteddu?
bello il Poetto e il Bastione ne L'alligatore
ri-baci

igort ha detto...

beh, grazie per avermi inscatolato.

Anonimo ha detto...

Great sound textures, moods...

francesco ha detto...

complimenti per "carver" e per la voce!

ps
a me sfar è sembrato proprio un tipo simpatico!

smoky man ha detto...

Dai caro che sei sempre unico :)

A proposito: "Quaaaaando esce? Quaaaaando eeeesceeeeeeeeeee?" :)

smoky kiss!

igort ha detto...

Non è questione di essere unici o meno, è che lo sport del dare un'etichetta a tutti i costi mi pare poco utile.
Tutto qui, specie se ci si sforza di fare aderire a questa etichetta qualcosa, come nel caso del tuo commento. Ma non te ne voglio, è una cosa che capita anche a me.
Quello che mi piace del fare musica è che si creano tessutre di racconto sotto altre vesti.

Questo disco risponde a regole che si sono condensate attorno ai brani senza che nè io, nè i miei compari musicisti o produttori ce ne si accorgesse.

La musica crea dipendenza e deposita semi che crescono dentro chi la ascolta. Così un pezzo che sulle prime non sembrava speciale diviene il favorito o uno che sembrava inossidabile scende nell'indice di gradimento e scompare dal disco.

Questi "fenomeni" trascendono qualunque volontà logica e personale.
Mi fa piacere che qualcuno abbia preferito Carver, che è una canzone cui tengo molto. Ma Ballad of odd days, la title track dell'album, pare, a oggi la preferita di gran lunga, forse anche a causa della sua composizione complessa e del crescendo rock.

Grazie a tutti, se avete voglia di scrvere due righe ancora sui brani (chi già non l'ha fatto) siete sempre i benvenuti.

abbracci

DIFFORME ha detto...

ho dei problemi col pc e non riesco ad "aprire" le canzoni,
son curioso nonostante il mio orecchio sia irrimediabilmente "lesionato" da decenni di metal pesante...

joann sfar è il "disegnatore ufficiale" del festival del cinema di cannes...

Design270 ha detto...

Condivido il ragionamento sull'etichetta, e sull'essere inscatolati, ma forse è buono ogni tanto che qualcuno colga i riferimenti stilistici nei quali, seppur senza volere, si è cascati.
Primo perchè ci rende riconoscibili, e secondo me è un pro, troppo spesso si arriva alla "novità" stilistica senza passaggi intermedi, facendo sì che quello che si fa non sia sempre comprensibile. Pochi sono in grado di fare una cosa del genere (Bjork e pochi altri). Secondo perché ritengo che così facendo si attinga a quella famosa (ricorre nei miei interventi) onestà tra interprete (che deve essere sincero) e fruitore (che deve essere predisposto) per conto mio questo è alla base di qualsiasi intervento creativo rivolto ad un pubblico.
Se devo fare una classifica tra i 3 brani li tengo nell'ordine in cui sono messi: 1) Carver, 2) Ballad e 3) Ellis Island.
Conosci i "Marti"? prodotti da Green Fog anche loro. Vai alla ricerca.

pic

Anonimo ha detto...

tom waits era simile a Louis Armstrong, in molti lo dicevano. Ma serviva a qualcosa per capire dove waits voleva andare?

Anonimo ha detto...

Ciao! Segnalo che dal 7 al 9 giugno qui a Berlino ci sará una conferenza su fumetti e cittá. Il programma lo trovate sotto www.comicundstadt.de.

A nna

Anonimo ha detto...

AVWo4I actually, that's brilliant. Thank you. I'm going to pass that on to a couple of people.

Anonimo ha detto...

Thanks to author.