29 novembre 2005

telefoni bianchi




Drin. Suona Mathias, che mi consegna la posta. Insieme a dodici chili di libri c'è un plico che contiene i materiali del festival di cinema italiano di Villerupt. Per tre anni ne ho fatto il manifesto. E' bello constatare in quante versioni un disegno possa vivere (ne fanno di tutto, manifesti, cartoline, copertina di cataloghi e giornale ma perfino portaceneri e altre applicazioni indecenti).
Quest'anno si parlava dei film durante il fascismo e mi sono divertito a disegnare un manifesto "stilé" del cinema dei telefoni bianchi. Atmosfere da melodramma in salsa rosa, con pose artificiose e situazioni sofisticate. Che scherzi gioca all'uomo la natura. (come dice Battiato)

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