
Questa foto mi è sempre piaciuta. La osservavo con molta attenzione venticinque anni fa. Erano i futuristi. All'epoca (fine anni settanta, primi ottanta) un nome bandito. Futurismo uguale fascismo, questo si diceva quando con Valvoline recuperavamo idee e estetiche di uno dei movimenti più importanti che l'arte italiana abbia avuto. Le letture ideologiche dell'arte sono sempre state patetiche e provinciali.
Mi piace pensare a rotte possibili.
Il futurismo italiano incontra il vorticismo inglese. Siamo a Londra. Sackwille Gallery nel 1912. Pound si reca alla grande mostra. Di lì a poco dirà: "Senza Marinetti non ci saremmo stati io, Eliot e tutti gli altri".
Ho studiato il futurismo a scuola. Con un professore geniale a cui devo tutto (Ernesto Puligheddu). Lui i futuristi li odiava. Ma questo non mi ha impedito di comprenderne la potenza.
Rotte dimenticate: futurismo italiano e futurismo russo. Arte italiana e pensiero russo. Pensiero italiano e arte russa.
1905: esattamente un secolo fa, la rivista simbolista "Poesia", diretta da Marinetti è pubblicata in Russia. Favorisce scambi letterari tra i due paesi.
Nel 1911 e 1912 vengono in italia diversi artisti cubisti russi influenzati dal futurismo. Nasce il cubofuturismo. Nel 1911 esce in francese la traduzione dei manifesti futuristi che rende possibile al grande pubblico la conoscenza delle teorie di Marinetti e del suo gruppo di artisti.
altre rotte possibili
ITALIA RUSSIA
Uscire dal senso unico del mercato liberista.
L'essere passatisti oggi, vero pensiero futurista. Tracciare nuove linee di racconto che prescindano da quella illusione che è solo una ragnatela di cartapesta. Arriva nelle nostre case attraverso la TV, si pensa che esista ma è solo fittizia, Vespa o i TG non sono nulla.
Il predominio economico, ideologico culturale americano non è nulla (sono solo trecento milioni di abitanti, gli americani)
Come dice il mio fratellino Luttazzi: quando dieci milioni di persone guardano una trasmissione, cosa fanno gli altri?
Pensare a non adeguarsi.
Un imperativo. Per ogni trasmissione TV leggo una pagina di un libro. Cerco autori abissini, egiziani, tunisini, turchi, albanesi, maltesi. Dov'è il centro del nostro esistere mediterraneo?