16 maggio 2009

conformemente 2

6 commenti:

Luc ha detto...

sarà un libro bellissimo. son sicuro. queste tavole sono grandiose, davvero

igort ha detto...

Grazie Luciano, ieri ho visto Pamuk, in tv. Parlava della memoria del significato di lavorare sul ricordo. A un certo punto citando Freud, ha detto che non credeva all'idea che tutto accade nei primi 20 anni di vita.
Ma che poi possiamo in qualche modo reiventarci. che possiamo partire da quelle esperienze per poi riconsiderare la nostra vita. Io mi trovo lì, più o meno. Sto usando la documentazione che mi serviva ai tempi di Valvoline, per ridisegnare atmosfere che in parte affrontai più di 25 anni fa. E sulle quali, in parte mi sono formato, mio padre e mia nonna erano dei russisti formidabili. Ma la linfa, lo sguardo, sono nuovi. Ripercorrere queste piste mi fa sentire "a casa" ma quello che scopro man mano, è che il polso ha una memoria delle forme, apparentemente straccato dal controllo del cervello. Io lo lascio andare, senza problema, a volte non c'è neppure una traccia esile di matita. E' come se riscoprissi il mio rapporto con il disegno. Questa parte del libro lo permette, dato che sono disegni isolati e non sequenze, così mi lascio essere...

sumi ha detto...

aaahh che tratteggio..! <3

PAOLO ha detto...

QUELLO CHE MI PIACE è CHE SI VEDE CHE QUESTE TAVOLE SONO DAVVERO SENTITE. SI HA VOGLIA DI TROVARNE SEMPRE DI NUOVE.

loopguru ha detto...

Era da tato che non visitavo il tuo blog.Da tanto che non accendevo il computer.Sono senza parole per questo nuovo lavoro.Un saluto.C.

Luc ha detto...
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