22 marzo 2009

vlad


Grattando" la sua chitarra a sette corde, Vysotsky inizia a cantare canti di prigione e di malavita. E nello stesso anno debutta in ruoli minori sia al teatro che al cinema. Nel 1961 scrive la sua prima canzone, intitolata "Il Tatuaggio". Già in queste prime fasi, quasi per gioco, un suo amico registra le sue canzoni e gradualmente inizia una sorta di distribuzione "porta a porta" che contraddistinguerà tutta la sua vita.

Le sue canzoni cominciano a circolare, anche se il suo nome è ancora sconosciuto. Già nel 1963, a Vysotsky capita di sentire alcune sue canzoni rimanipolare e cambiate nelle strade di Mosca. In quello stesso anno si sposa per la seconda volta, con Ljud’mila Abramova, conosciuta sul set di un film a Leningrado, ma soprattutto inizia quella specie di "fuoco sacro" che lo porta a produrre e scrivere instancabilmente.

Nel 1964 un provino per Ljubimov, direttore del prestigioso teatro Taganka. Curiosamente, Ljubimov non è convinto delle sue doti di attore, ma lo prende con sé perché affascinato dalle sue canzoni che cominciavano ad essere già note. Ma già nel 1965 è a pieno titolo uno degli attori principali del Taganka, dove svolgerà ruoli memorabili: Kerenskij nei "Dieci giorni che sconvolsero il mondo", e poi soprattutto "Galileo" di Brecht. Esce il suo primo disco, colonna sonora del film "Verticale". Nel 1967 interpreta il ruolo di Majakovskij in una pièce intitolata "Ascoltate Majakovskij", e poi il Pugachëv di Esenin. E’ il suo trionfo come attore. Marina Vlady descrive così la scoperta di questo attore: "Sul palcoscenico si dibatte e urla un uomo a torso nudo, con le braccia e il petto stretti dalle catene. L’impressione è terrificante. Sul piano inclinato del palco altri quattro uomini tendono le catene che hanno la duplice funzione di rete e di lacci...Come tutti gli spettatori, anch’io sono scossa dalla forza dell’attore, dalla sua disperazione e dalla sua voce incredibile. La sua presenza sulla scena getta nell’ombra tutti gli altri: solo lui sembra captare la luce. Il pubblico, in piedi, applaude calorosamente." Vysotsky diventa un idolo, un attore leggendario.

3 commenti:

duccio ha detto...

ascolto spesso le canzoni di Vysotsky.
purtroppo la lingua è un ostacolo non da poco ma per farsi una veloce su qualche traduzione qui:
http://www.vladimir-vysotsky.de/backups/canzoni_di_vysotsky.htm

duccio ha detto...

l'idea era talmente veloce che la parola stessa è fuggita via

Anonimo ha detto...

il cd che ha fatto Finardi me lo ha fatto scoprire, era davvaro eccezionale!