
di nuovo a Parigi, con questo tempo incerto, autunnale, tanto diverso da quello sardo. Prendo libri e disegni, leggo, vedo qualcuno e scrivo. Scrivo tanto, anche se non quanto vorrei. Parigi, tarda primavera. Io vivo sospeso e sento i miei amici indaffarati. Penso di disegnare questo o quello e poi mi risveglio con strane tachicardie. Parigi, Parigi.