7 agosto 2011

subway rapsody


Un padre di famiglia, pizzetto e camicia, manipola il suo cellulare. Noto che ha le unghie laccate di nero, come Lou Reed di Rock'n'roll animal. Un bianco sulla trentina, intabarrato con spolverino nero, cappello nero di feltro calato sugli occhi, malgrado gli oltre 30 gradi della metropolitana, nascosto da occhiali neri, ascolta musica energetica, sicuramente dark anche quella. La sua gamba traballa a ritmo. Entra un nero 2 X 2, puro lardo, indossa una t shirt con scritto supermuscular, il logo, la S e i colori, sono quelli di Superman. Una messicana, rossetto fuoco, short in pelle marron, stanca dei suoi colori si è tinta castano chiaro. Gli occhi neri scrutano nervosi, troppo vicini. Una biondina ha dipinte sul volto delle grandi parentesi azzurre, sembrano degli occhiali o una maschera da super eroe. Una grassotella pettinata come Mortissia Addams si siede di fronte a me, sguardo vitreo, ha gli occhi truccatissimi, ciglia finte e lenti blu scure. Le braccia completamente tatuate, modello yakuza. Un brillantino al dito anulare del piede fa ciao ciao.

2 commenti:

michele petrucci ha detto...

Semplice diario o appunti per un nuovo progetto? Ad ogni modo testi e foto sono molto affascinanti.

igort ha detto...

Graz, Michele, Non so neppure io cosa diventerà, se diventerà qualcosa questo diario di viaggio. Per ora è solo uno scrivere per capire dove ho i piedi. Cosa sto vivendo.