5 gennaio 2015

ritratto di giovane mangaka: Tanaka Masashi

Sono un autore occidentale nell'impero dei Manga. Si schiude un mondo, rimango abbacinato ad osservare le riviste settimanali per le quali pubblico. O i Tankobon, piccoli libri in brossura, dalla grafica meravigliosa. Imparo una nuova lingua, alla ricerca di un esperanto grafico. Gon è un cucciolo di tirannosauro, un manga amatissimo in Giappone. Le sue storie sono mute e sono accompagante da un disegno iper-descrittivo. Viaggi dentro le pagine fitte di segni e ridi del pessimo carattere del personaggio. Incontro il suo autore, Masashi Tanaka, in un ristorante di Asakusa, in compagnia del nostro editor, Yasumitsu Tsutsumi, che lavora anche con Taniguchi e Moebius. Tanaka, come molti giapponesi, è uomo schivo. Mi dice che per arrivare alla decisione di fare Gon muto ha lavorato per un anno e mezzo, buttando le storie una dopo l'altra. Il suo editor conferma, ha lavorato gratis. Per rifarsi, ora che il successo è arrivato, al ristorante sceglie le pietanze in base al prezzo, ordina solo le più care.

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