Ore 5,25. Accendo la macchina per il caffè, mentre riordino gli appunti di Tokyo. Si insinuano atmosfere fumose, annerite dalla fuligine del tempo. Mi tornano in mente certi nasi disegnati da
Kaluta, e sequenze vecchi film espressionisti, ma è in Giappone che sono con il cuore e con i sogni. Le avanguardie moderniste ( Dōmo arigatō Costantino Pes) Vedo
Kawabata,
la casa delle belle addormentate, e
Sada. Lei, che sto disegnando giovane e meno giovane.
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