
Al Metropolitan con D. Mazzucchelli, a parlare dei nostri libri del nostro approccio, a capire di cosa e come parlare. In un racconto il tono è tutto, più ancora della struttura del racconto stesso. Passeggiamo, a pranzo da Gobo, nell'upper east side, si chiacchiera di tutto, della vita, del come è difficile vederla scorrere, del come certe cose accadano e noi siamo lì, come dei coglioni a vederla serpeggiare sotto la pelle e non siamo capaci di acchiaparla, di dirlo questo, di trasmetterla poi? Un sogno.
Vedere, saper vedere, che deriva in sintesi, semplicemente, dal saper osservare una cosa, un fatto. Giro intorno a un avvenimento lo disegno e ridisegno, lo affetto lo ricompongo, quello che sento muore, appassisce se non sto attento, concentrato, vivo pronto a coglierne il respiro, a catturarlo e inghiottirlo. Mentre attraverso l'immagine, tremo, se non la mangio non la cago, se non la sento non la rendo, la vita. E' il resto sono tutte balle.
"...mentre attraverso l'immagine tremo..." sei proprio fatto per disegnare tu. Hai dei colori preferiti igort ?
RispondiEliminaMa va... colori preferiti? Cambiano a ogni stagione
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