27 marzo 2009

loro

9 commenti:

  1. segno che ti trafigge il cuore... disegni ispirati, dolenti... chissà cosa si agita nella tua anima e cosa leggeremo noi, poi? io aspetto... ma vedendo questi ultimi post... non riesco a non commuovermi.

    un abbraccio
    dall'Isola
    smok! :)

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  2. viene freddo a guardarli..

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  3. non un segno di troppo.
    tutto è semplice e ragionato.
    bentornato Maestro.

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  4. sembra proprio che tu stia nascendo igort...

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  5. Nascere, già. Non sono abituato neppure a lavorare imbucando i disegni uno alla volta, come fa il mio fratellino Gipi.
    In modo che li si possa vedere mentre io sono ancora lì, dentro, nel teatro della scena.
    A guardare.
    In fondo disegnare, per me,me ne rendo ben conto solo ora, è un gesto del tutto privato, favorito dal buio di una stanzetta, trafitto dalla luce della lampada da tavolo, che è la sola luce che favorisca il sorgere delle idee.
    Però questa volta è diverso. Non lo so perché.
    C'è una forza insopprimibile. Mi sento male se non disegno, se non condivido. Grazie della vostra compagnia.

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  6. Questa roba spacca. Ora, io non voglio fare quello che dice "io lo sapevo che sarebbe successo..", però io lo sapevo che sarebbe successo :)
    Grande.
    Ma grande. Che figata.

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  7. Bellissime tavole, e toccanti.
    Il francese lo capisco male, ma capisco lo stesso

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  8. Dai ragazzi, così mi commuovo. (C'è anche Gianni! un abbraccio).

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