tag:blogger.com,1999:blog-19305730.post114466787512051130..comments2023-10-19T18:05:07.370+02:00Comments on storyteller: dall'internoigorthttp://www.blogger.com/profile/03627822112054838723noreply@blogger.comBlogger44125tag:blogger.com,1999:blog-19305730.post-1145036806940986482006-04-14T19:46:00.000+02:002006-04-14T19:46:00.000+02:00Alla luce di quanto hai scritto nel tuo ultimo pos...Alla luce di quanto hai scritto nel tuo ultimo post Igort "questa è la stanza " merita una rilettura.<BR/>Io cmq l'ho torvata una lettura piacevole e poi non è detto che bisogna sempre essere incisivi e taglienti , certe volte si possono scegliere anche percorsi diversi .Niccolò Storaihttps://www.blogger.com/profile/08993621845128988833noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-19305730.post-1145035665243205902006-04-14T19:27:00.000+02:002006-04-14T19:27:00.000+02:00Una cosa che forse Gipi ha avuto occasione di dir...Una cosa che forse Gipi ha avuto occasione di dire:<BR/>Sfar ha commissionato a Gipi un libro per una collana per ragazzi. Sarebbe uscito in Francia per Gallimard, e Gipi lo avrebbe chiamato"questa è la stanza". A metà lavorazione Sfar chiama Gipi e gli comunica che la collana non sarebbe più stata per ragazzi.<BR/>E' stato come un fulmine.<BR/>Gipi non poteva certo buttare mezzo libro. Così lo ha concluso e il volume è uscito nella collana di Gallimard diretta da sfar.<BR/><BR/> Il libro ha molte cose bellissime e il tocco di Gipi, che non è cosa da nulla. Gipi è una "bufera" (parlo in termini orientali).<BR/><BR/>Ma noi leggiamo "questa è la stanza" e lo paragoniamo alle altre opere durissime e senza mediazioni che Gipi ha fatto precedentemente. Ci sembra meno incisiivo, forse.<BR/>In ogni caso Gipi non avrebbe MAI potuto usare un taglio tipo "appunti..." o "esterno notte".<BR/><BR/>Lo dico perchè penso che per farsi un'idea, secondo me, bisogna contare su dati anche oggettivi.igorthttps://www.blogger.com/profile/03627822112054838723noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-19305730.post-1145034731244389722006-04-14T19:12:00.000+02:002006-04-14T19:12:00.000+02:00Ausoniaper me il discorso che fai nell'ultimo comm...Ausonia<BR/><BR/>per me il discorso che fai nell'ultimo commento è un po'.. "estremista". credo che a volte possa essere interessante quella sottile differenza che puoi trovare tra il tuo pianerottolo e quello dei dirimpettai.. Con questo non voglio dire che non concordo con il tuo discorso ma la tua posizione mi sembra un po' come un Aut-Aut.<BR/>Personalmente quando trovo nei racconti di qualcuno qualcosa che è in parte anche mio, (sottoline "in parte"), provo una leggera sensazione di sentirmi meno solo... so benissimo che è illusione ma mi fa stare bene, mi consola in po'... per 5 minuti magari. Ugualmente quando incontro ciò che non conosco affatto, e me lo sta raccontando qualcuno di cui mi fido... bhè... a quel punto è esplorazione. <BR/>Realtà e fantasia, conosciuto e sconosciuto hanno bisogno l'uno dell'altro per sopravvivere.Sono cose diverse, che a mio modesto avviso non vanno messe in contrapposizione, sono solo modi o momenti diversi di 1 unico grande discorso. Noi. Inteso come il tutto, il noi vero e il noi "altro da".<BR/>comunque anche il tuo è un punto di vista e in quanto tale va benissimo così com'è.<BR/>:)ducciohttps://www.blogger.com/profile/15723232506050270873noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-19305730.post-1145034308159969422006-04-14T19:05:00.000+02:002006-04-14T19:05:00.000+02:00Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.ducciohttps://www.blogger.com/profile/15723232506050270873noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-19305730.post-1145031355853256782006-04-14T18:15:00.000+02:002006-04-14T18:15:00.000+02:00Secondo me raccontare è anche un modo per fare ri...Secondo me raccontare è anche un modo per fare ricerche su realtà che non si conoscono.<BR/>Così facendo si compiono viaggi e ci si arrichisce sempre .<BR/>Se si è consapevoli di quello che si fà non ci sono problemi se invece le cose le si fanno per sentito dire e si vive solo in trasparenza allora si diventa "gente" , gente nell' accezione che ne ha dato Ausonia.Niccolò Storaihttps://www.blogger.com/profile/08993621845128988833noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-19305730.post-1145027033990964772006-04-14T17:03:00.000+02:002006-04-14T17:03:00.000+02:00anche dalle mie parti non c'è granché da fare. sol...anche dalle mie parti non c'è granché da fare. sole... delle tavole da colorare... cazzeggio.<BR/><BR/>forse quelle due scene che citi sono un po' troppo "nostre"... mie, tue, di tutti. ci sono stato anch'io un sacco di volte su quel letto e su quella spiaggia. troppe volte per ritenerle interessanti. il punto è che la mia vita, le nostre vitre non possono diventare per forza letteratura solo perché appagano il nostro ego... "oh, guarda, sta parlando di me". mi viene in mente ciò che ha scritto qualche riga più sù igort rispetto a bokowsky. la realtà in questo senso non mi interessa. mi interessa la realtà che non conosco. il reale che non ho visitato. questa è la letteratura che preferisco. in guerra non ci sono mai stato e allora mi interessa sacco che me ne parla dopo averla vissuta. ed è più di un reportage dall'inviato del tg. è un racconto esperienziale. vita/sogno. ciò che accade sul pianerottolo di casa mia... lo so già.<BR/><BR/>per quanto riguarda pinocchio, la mia versione, narrativamente sarà una merda. una fiaba del cazzo, solo perché ho ribaltato la fiaba di collodi senza cambiarne l'impianto narrativo. che nell'originale è didascalico e composto in episodi quasi autoconclusivi... tenuti insieme da una morale. <BR/>mi interessava lasciare questo "modo" di raccontare, perché fosse ancora più evidente l'attinenza alla fiaba originale e al tempo stesso lo stravolgimento. negrin si è preso delle libertà che io mi sono autovietato. e personalmente ciò che ho fatto era specifico per questa storia ma lontano dai miei gusti personali.<BR/><BR/>fra qualche settimana posterò qualcosa sul mio nuovo progetto e lì sarà chiaro quale sia il tipo di narrazione che amo...ausoniahttps://www.blogger.com/profile/15180103368807643736noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-19305730.post-1145023140474050552006-04-14T15:59:00.000+02:002006-04-14T15:59:00.000+02:00la stanza a cui mi riferivo è quella della ragazza...la stanza a cui mi riferivo è quella della ragazza (non la sala prove). La stanza di mia cugina per la precisione.Samhttps://www.blogger.com/profile/00438367869948156093noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-19305730.post-1145023011069212942006-04-14T15:56:00.000+02:002006-04-14T15:56:00.000+02:00Oggi a lavoro non stiamo facendo davvero niente.Au...Oggi a lavoro non stiamo facendo davvero niente.<BR/><BR/>Ausonia<BR/><BR/>Non sono affatto arrabbiato, anzi sono contento. Non vengo sui blog per sentire le stesse cose che dico io, o vedere "sam quanto sei geniale con le tue fantastiche idee". Vengo per sentir parlare gente che ne sa più di me. Mi nutro delle vostre esperienze, e delle vostre idee. Solo questo chiedo. <BR/><BR/>Su GIPI<BR/>Che GIPI sia tra i migliori non c'è ombra di dubbio. Per me Esterno Notte è il fondamentale. E lì secondo me racconta la realtà con la realtà facendo arte, il massimo dei massimi. Appunti l'ho trovato un bel fumetto. Questa è la stanza non mi ha convinto. Ma pur non avendomi convinto ci ha infilato quelle due scene che appartengono anche a me. Io in quella stanza ci sono stato. Quelle frasi dette al sulla spiaggia sono le mie parole, non solo sue. E' questo l'elemento veramente potente. La capacità di lettura della realtà che ha avuto è a mio parere impressionante. La storia secondo me non delle migliori. Credo si possa dire anche di GIPI, che forma insieme a Sacco "i miei autori preferiti". Aspetto di leggere pinocchio. (un pò di paraculaggine alla fine, senza farlo a posta esce sempre)Samhttps://www.blogger.com/profile/00438367869948156093noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-19305730.post-1145020411535775182006-04-14T15:13:00.000+02:002006-04-14T15:13:00.000+02:00ps: la definizione mi terrorizza! se il mondo segu...ps: la definizione mi terrorizza! se il mondo seguisse i miei consigli... sarebbe un mondo di presuntuosi snob:) <BR/>un'ipotesi insopportabile!ausoniahttps://www.blogger.com/profile/15180103368807643736noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-19305730.post-1145020142430286132006-04-14T15:09:00.000+02:002006-04-14T15:09:00.000+02:00gipi è potentissimo. esterno notte e appunti per u...gipi è potentissimo. esterno notte e appunti per una storia di guerra sono fondamentali. per me. mentre li leggevo ero fra quelle pagine... e fra quelle vite che raccontava. poi, se fa una storia che mi lascia immobile come questa è la stanza... non ci rimango poi troppo male. insomma, siamo solo esseri umani. e poi queste sono solo mie personali opinioni che forse non vogliono dire nulla.<BR/><BR/>sam<BR/><BR/>spero che non ti sei arrabbiato per quel duro post che ti ho lasciato... era solo per stimolarti un po'... :)ausoniahttps://www.blogger.com/profile/15180103368807643736noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-19305730.post-1145017963331596542006-04-14T14:32:00.000+02:002006-04-14T14:32:00.000+02:00Interessante... Finalmente un blog con dei "pastor...Interessante... Finalmente un blog con dei "pastori". Anche se so che potrebbe non piacere a qualcuno di voi questa definizione. Ma per me che ho 20anni in qualche modo lo siete. A parte le cazzate.<BR/><BR/>Penso però che raccontare la realtà utilizzando elementi reali sia la cosa più difficile da fare.<BR/>Se ho inteso il riferimento non credo affatto che "questa è la stanza" rappresenti la realtà. Ci sono degli attimi in cui GIPI la racconta in maniera eccelsa (mamma e figlia in camera da letto, i due ragazzini al mare) questa è arte. Il resto del fumetto è quel neorealismo cartaceo di cui parli. Ma in quei due momenti precisi Gipi è potente.Samhttps://www.blogger.com/profile/00438367869948156093noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-19305730.post-1145008499409771872006-04-14T11:54:00.000+02:002006-04-14T11:54:00.000+02:00bananosmi piace sempre ciò che dici... incontriamo...bananos<BR/><BR/>mi piace sempre ciò che dici... incontriamoci! a patto che ti presenti con quel cappello però! <BR/><BR/>sam<BR/><BR/>credo che l'arte, nel suo modo di raccontare, abbia una peculiarità fondamentale che la distingue dalla fiction a cui i media (e ci metto anche l'editoria a fumetti) ci stanno abituando... la caratteristica di cui parlo non è altro che la metafora. <BR/>magari ho voglia di raccontare di una storia di ragazzi che hanno una piccola band e che seguono ostinatamente i loro sogni musicali... se la racconto così, e approfondisco il tutto mostrando la provincia in cui vivono, le loro famiglie e i discografici stronzi... non racconto altro che la "realtà". più o meno. ma da un narratore pretendo qualcosa in più.<BR/>credo che l'arte, a differenza dei meccanismi sempliciotti che connotano il "racconto" dei reality show possa parlare di qualsiasi cosa parlandomi d'altro... usando appunto una metafora. mi viene in mente il classico "la fattoria degli animali" di orwell... leggevo di animali e capivo la storia di un paese come l'unione sovietica. tramite altri simboli e altre storie. senza che il racconto risultasse didascalico o banale. la vita, la vivo... l'arte la sogno. quando l'arte mi fa solo vivere allora provo una certa repulsione e senso freddo di morte.<BR/>il neorealismo ha avuto un senso profondo e innovativo nel periodo in cui è stato creato. questo neorealismo cartaceo... che poi non è neanche tanto realistico... non so. <BR/>dogville mi giustifica il terrorismo (contro l'occidente) parlandomi della vita di una provincia occidentale bigotta e cattiva... fantastica metafora. arte.ausoniahttps://www.blogger.com/profile/15180103368807643736noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-19305730.post-1144971473474520032006-04-14T01:37:00.000+02:002006-04-14T01:37:00.000+02:00va bene,gli orientamenti "politici" sono all'ordin...va bene,gli orientamenti "politici" sono all'ordine del giorno,ma politica non vuole dire necessariamente parlare di palazzo chigi.mi pare che ci stiamo involontariamente allontanando dal senso, e ho detto mi pare.ben venga tutto,le parole come i segni sono oro di questi tempi,lascerei però i vari berlusca e prodiani al loro lavoro e tornerei al significato di "polis" più vero.....quello che interessa a chi racconta il mondo,anche quello interiore, che racconta alla "gente" alle" persone" un sogno,una realtà......e se provassimo a raccontare?Doctor Banhttps://www.blogger.com/profile/05348255930269040285noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-19305730.post-1144960861441269002006-04-13T22:41:00.000+02:002006-04-13T22:41:00.000+02:00Non dico che non ci siano delle grandi teste di ca...Non dico che non ci siano delle grandi teste di cazzo a sto mondo. Penso solo che quando si parla di gente si debba tener presente da dove la gente arriva, che tipo di vita fa. Solo così , a mio parere, si possono capire le cause di un disastro che attanaglia oramai la nostra società. Ritenere la maggior parte della gente un gregge di dementi può essere un analisi. Ma mi chiedo anche: dove sono finiti i pastori? E se ci sono come svolgono il proprio lavoro? Secondo me il sistema ha iniziato a perdere colpi quando si sono mischiati i genitori con i figli, i professori con gli alunni, i politici con gli elettori. E allora troviamo madri che piangono e figli che le consolano, e come classe politica ubriaconi della bassa (Calderoli, Borghezio). E' qui che non ci si capisce più niente, che va tutto a puttane. Quando i ruoli non sono più distinti.Samhttps://www.blogger.com/profile/00438367869948156093noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-19305730.post-1144958619675655372006-04-13T22:03:00.000+02:002006-04-13T22:03:00.000+02:00mmmh...non mi hai convinto...senza andare a prende...mmmh...non mi hai convinto...senza andare a prendere casi limite, ci sono tante persone che hanno il mio grado di istruzione, che hanno la mia età, che vivono nella città dove vivo io, e votano forza italia.<BR/>considerando le elezioni, più della metà delle persone con più di 18 anni non ha problemi a votare uno schieramento che ha come leadser un mafioso conclamato...sono un pò tantine per essere tutte di Scampia.senilityhttps://www.blogger.com/profile/01362599500460176921noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-19305730.post-1144950703998988992006-04-13T19:51:00.000+02:002006-04-13T19:51:00.000+02:00Salve a tutti...Credo a mio modesto parere che sul...Salve a tutti...<BR/>Credo a mio modesto parere che sulla definizione di "gente" non si tenga conto di un particolare rilevante. Il contesto socio-culturale in cui la "gente" cresce. Penso che tutta questa definizione non tenga conto di altri punti di vista.<BR/>Io personalmente vedo la "gente" come vittima di uno stato sociale, non come colpevole del disfacimento della cultura Italiana. Per fare un esempio banale: la maggior parte dei poveracci che hanno votato berlusconi è realmente consapevole di cosa sia quell'uomo? Perchè nascono forme di razzismo in città di 100mila abitanti come La Spezia? E' colpa del vecchietto che mi diventa razzista a 80 anni perchè si trova prostitute nigeriane sfruttate a scopare Italiani in carriera negli androni delle case popolari dove abita, o di una politica assente sotto qualsiasi punto di vista? Dare la colpa alle persone deresponsabilizza il ruolo dei politici.<BR/>Se fossi nato a Scampia non starei su un blog, ma a fare da palo a qualche pezzo grosso per 400euro al giorno. Vivrei in un altro mondo, senza avere colpe.Samhttps://www.blogger.com/profile/00438367869948156093noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-19305730.post-1144941094960174352006-04-13T17:11:00.000+02:002006-04-13T17:11:00.000+02:00temino da niente, eh?Credo che il 'seme' di cui pa...temino da niente, eh?<BR/>Credo che il 'seme' di cui parla Ausonia non sia così facile da inserire, nascosto o meno, nel fumetto come in qualunque altra forma di comunicazione.<BR/>Nel senso che è una cosa programmabile, ma fino a un certo punto. La questione si pone ancora prima, e sta nell'onestà intellettuale con cui si affronta il proprio lavoro. Se non si fanno le cose solo per vendere, per vellicare istinti facili, o, per contro, cercando di rivolgersi pretestuosamente a un pubblico 'alto', la riuscita della comunicazione 'popolare', ma di qualità viene da sè.<BR/><BR/>Mi sembra che il solo fatto che tu Igort, da editore oltre che da autore, ti ponga questo tipo di problema, significhi che sei già sul binario migliore. Del resto il lavoro della Coconino è lì a dimostrarlo.<BR/><BR/>Mi pare che, storicamente, ogni tentativo di 'abbassare il tiro', solo per venire incontro a quella che si pensa sia 'la gente' o di 'alzarlo' solo per fingersi degli intelligentoni, alla fine non paghi, finisca per mostrare prima o poi i suoi limiti. Limiti che risiedono nell insincerità, che traspare sempre, per quanto si cerchi di dissimularla.Umberto Torricellihttps://www.blogger.com/profile/09979725605145723939noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-19305730.post-1144913859740529552006-04-13T09:37:00.000+02:002006-04-13T09:37:00.000+02:00No no no, Igort, Eisner è un genio imprescindibile...No no no, Igort, Eisner è un genio imprescindibile. Il problema è il web: si fa fatica in un post a dare l'idea della critica che si sta facendo, tutto sembra troppo radicale. Oltretutto - io mi sto immaginando di essere tra quelli che hanno prodotto il tramortimento - ho una prospettiva che, mi rendo conto, è sbagliata. Considero il fumetto una combinazione di letteratura e arte figurativa. Il corollario è che vedo (vedevo) in questi due elementi il metro di giudizio di un fumetto. Niente di più falso, il fumetto cresce da sè e anche se è ancora bambino (ha solo cento anni!) cresce con un corpo e una testa autonoma. E con capacità che altri mezzi eccetto l'animazione non hanno, nemmeno si sognano. Eisenstein quando guardò il lavoro di Disney lo fece dalla prospettiva giusta, con la sensibilità giusta e infatti lo considerò un genio. Questa autonomia si fa davvero fatica a capirla se non si fanno fumetti e non si sta tra i fumettisti. Eisner di quel corpo forma una gamba, regge il fumetto e lo fa camminare. Ad altri il compito di farlo crescere ancora, ricordando che se si taglia una gamba poi è difficile farla crescere.<BR/><BR/>Colonne' spero di aver rimesso le cose a posto :-)andrea barbierihttps://www.blogger.com/profile/00626126558001022068noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-19305730.post-1144879907497301452006-04-13T00:11:00.000+02:002006-04-13T00:11:00.000+02:00Notte, domani mattina devo andare a Roma. Spari, l...Notte, domani mattina devo andare a Roma. Spari, leggi il post precedente.<BR/>Stiamo cercando di capire. De andrè? D'accordissimo.<BR/>Profondo, sensibile, universale.<BR/>Però per nascere oggi un De Andrè dovrebbe superare una visione pausinizzata delle case discografgiche.<BR/><BR/>Certo se uno sopravvive si rafforza. E ci da le perle che ancora oggi ascoltiamo.<BR/><BR/>Chiedo scusa per avere sparato cacca su Bukowsky. Non è bene azzerare cose che piacciono ad altri e a noi meno. A me se mi si dimostra che Eisner non è stato geniale negli ultimi quarant'anni mi si fa male. Perchè mi serve crederlo. <BR/>Ma c'è qualcuno che ci ha provato ( e ci è pure riuscito, in un certo senso)<BR/>Sono ancora tramortito.<BR/>Ma questa è un'altra storia.igorthttps://www.blogger.com/profile/03627822112054838723noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-19305730.post-1144846434258763412006-04-12T14:53:00.000+02:002006-04-12T14:53:00.000+02:00di houllebeck ho letto piattaforma.bello.di houllebeck ho letto piattaforma.<BR/>bello.ducciohttps://www.blogger.com/profile/15723232506050270873noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-19305730.post-1144846360939740472006-04-12T14:52:00.000+02:002006-04-12T14:52:00.000+02:00secondo me (tornando un po' al discorso di prima) ...secondo me (tornando un po' al discorso di prima) è il suo modo da provocatore a non fare passare in maniera adeguata il suo messaggio.. alla fine dice soltanto che per scrivere bisogna per prima cosa vivere, perchè è quella la condizione necessaria per avere qualcosa da dire... necessaria, ovviamente da sola non basta.. certo poi che il suo modo di farlo può piacere o meno. Le cose che mi piacciono di più sue sono quelle piccole perle che semina lungo le sue rozze pagine, che ancora di più per il fatto di essere immerse nello sporco brillano di una incredibile luce e innocenza. Secondo me leggere bukowski e soffermarsi/fermarsi sulle parolacce le bestemmie e le porcate non è il modo corretto e francamente non è nemmeno quello che mi affascina. Sono daccordissimo che se è questo che ci colpisce allora siamo degli adolescenti non maturati. Esiste tutta una produzione tarda che sfocia in romanzi come Hollywood Hollywood che mostrano un Bukowski inedito ai più.. <BR/>Se vi capitasse leggete "mutandine" a mio modestissimo parere stupendo racconto/poesia contenuto in "le ragazze che seguivamo" ed. Guanda<BR/>quello è il bukowski che piace a me...ducciohttps://www.blogger.com/profile/15723232506050270873noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-19305730.post-1144846287872719172006-04-12T14:51:00.000+02:002006-04-12T14:51:00.000+02:00su bukowski concordo pienamente. se devo citare un...su bukowski concordo pienamente. <BR/><BR/>se devo citare uno che raccontava bene e arrivava a tutti: de andrè.<BR/><BR/>se invece dovessi citarne uno un po' meno noto qua da noi è lo scrittore michel houllebeck. il suo ultimo romanzo "la possibilità di un isola" è ancora più intenso di "estensione del dominio della lotta". che già i titoli sono bellissimi. leggeteli! <BR/>lui è uno che crede che non ci sia nessuna distinzione fra gente e persone. esistono solo esseri umani. purtroppo la sua idea di umanità è piuttosto disgustosa... meraviglioso. lucido. coraggioso. e un po' pop al tempo stesso.ausoniahttps://www.blogger.com/profile/15180103368807643736noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-19305730.post-1144841984006678852006-04-12T13:39:00.000+02:002006-04-12T13:39:00.000+02:00Non so, proprio quella filosofia semplificata che ...Non so, proprio quella filosofia semplificata che esponi è la ragione, credo, per la quale Bukowsky non mi ha mai convinto, Lo trovo adolescenziale come certe cose punk, che ho amato, per l'appunto, nell'adolescenza.<BR/><BR/>Conosco un mucchio di persone che scopa e beve, e questo non loro ha insegnato nulla di più sulla vita di certi monaci del monte Athos che ho letto anni fa.<BR/><BR/>Basta con la retorica del desperado. E' fiction essa stessa.<BR/>meglio di bukowsky, per me: Gianni Celati, John Fante. <BR/>Hanno un rapporto diretto con la vita e la narrazione, ma molto più profondo. E non la menano tanto.igorthttps://www.blogger.com/profile/03627822112054838723noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-19305730.post-1144841516904565922006-04-12T13:31:00.000+02:002006-04-12T13:31:00.000+02:00mi viene in mente quello che diceva Bukowski quand...mi viene in mente quello che diceva Bukowski quando gli si chiedeva cosa bisognava fare per diventare grandi scrittori..<BR/>"- Qual'è il consiglio che darebbe ai giovani scrittori? - Gli consiglierei di bere, scopare e fumare un mucchio di sigarette - E a quelli più anziani? - Se sono ancora al mondo, non hanno bisogno di consigli."ducciohttps://www.blogger.com/profile/15723232506050270873noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-19305730.post-1144839365617696482006-04-12T12:56:00.000+02:002006-04-12T12:56:00.000+02:00Semplicemente cominciamo con il raccontare "cose" ...Semplicemente cominciamo con il raccontare "cose" e non cose già sentite. Partiamo da questo assioma cose che dimorano dentro me perchè lo ho viste sentite con i miei occhi, le mie orecchie.<BR/>I sogni sono belli ma bisogna dormire e imparare a sognare, non prendere in prestito i sogni degli altri.<BR/>Realismo? No, miei cari, non parlo di questo. Parlo di una disciplina dell'onestà.igorthttps://www.blogger.com/profile/03627822112054838723noreply@blogger.com