9 gennaio 2006

yokai



Nella tradizione antica giapponese, gli yokai sono delle presenze sovranaturali che compaiono a terrorizzare la vita di noi miseri umani. E' la vendetta degli oggetti abbandonati, che dopo cento anni, acquisiscono un'anima, prendono a vivere, e si muovono motu proprio. Legati a credo animisti piuttosto affascinanti questi yokai hanno generato centinaia, migliaia di immagini meravigliose che hanno popolato stampe giapponesi, giocattoli, manga, film e via dicendo. A Parigi, maison de la culture japonaise, una bella e suggestiva mostra fatta di luci soffuse e suoni bisbigliati. Ci vado in una pausa di lavorazione e sono felicemente distratto dalla mia concentrazione quasi solida. Si scivola imprecettibilmente in un universo misterioso in cui il tempo sembra annullarsi (le immagini che riguardano gli yokai attraversano quattro secoli).

2 commenti:

andrea barbieri ha detto...

Sembrano gli spiriti che circolano nel "Castello incantato" di Miyazaki. Già è bello che una civiltà continui a produrre mitologia che non sia prodotto commerciale, come capita in occidente (questa degli Yokai potrebbe addirittura fondare una cultura del riciclo), in più è formidabile che questa mitologia abbia così tante facce, che insomma vada verso la molteplicità dei soggetti.

igort ha detto...

Gli yokai sono moltissimi, e potenzialmente una gamma infinita. Da decenni i giapponesi sembravano averli relegati a semplici superstizioni regionali. Solo un autore di fumetti: Shigeru Mizuki, che è un grandissimo, ha, dagli anni sessanta continuato a elaborare storie fantastiche a partire da queste mitologie. Recentemente, anche grazie al lavoro di Miyazaki, sono ritornati, se così si piuò dire, alla luce. Ha Venezia ho conosciuto Takashi Miike, regista giapponese, amante del genere. Takashi San ha realizzato un film (dal titolo: Yokai") popolato di presenze silvestri e non. Mostri di tutte le fattezze, antiche foggie e nuove creazioni. Tra l'altro, nel film, si vedono anche le tavole manga di Shigeru Mizuki.